Cose ereditate
La lettura stimolo per il terzo incontro del nostro atelier è contenuto nel libro #Being young della norvegese Linn Skåber, uno dei tanti suggerimenti della mia amica Lisa Bentini. Attraverso testi che contengono elenchi, regole da rispettare, definizioni di sé ottenute per accumulazione, i personaggi raccontano di sé, di esperienze, di sensazioni o, più semplicemente, del mondo visto dai loro occhi. Si tratta di un testo, un poì come i Colloqui con sé stesso di Marco Aurelio, che stimola in chi scrive a fare i conti – nel bene e nel male – con le “tante persone che ci hanno fatto essere quelli che siamo”.
Cose che Juliàn ha ereditato da mia madre:
La corporatura magra, quasi scheletrica
La delicatezza dei movimenti
Le sopracciglia appuntite
I capelli sottili e lisci
Le dita dei piedi
Il silenzio
L’attrazione per i dolci
L’amore per gli animali
Lo sguardo schivo
Le scuse facili
Le occhiaie
La paura di essere di impiccio
Timori vari
Cose che ho ereditato da mia madre:
La forma del viso
La bocca e alcune espressioni
Alcune cose che ho ereditato da papà:
La peluria abbondante
Le ossa grandi
La capacità di ferire
L’amarezza
La passione per la musica ranchera
L’appetito
La superbia
Il dono del tradimento spensierato
Alcune cose che mi sarebbe piaciuto ereditare da papà:
L’abilità al volante
Il senso dell’umorismo
L’eloquenza
Curiosità:
Linn Skåber, #Being Young, il mondo è nostro, Giunti
A. Lorenzi, Le sette lampade della scrittura. Percorsi di crescita personale attraverso le storie di vita, Erickson, 2016,
L. Bentini, A. Borri, Leggere per scrivere, Loescher, 2016