Ricorda
Nel nostro randagismo per testi abbiamo incontrato il romanzo Nuoto libero di Julie Otsuka condensato in modo lapidario e cristallino da Francesca Rimondi:
C’è una madre; c’è la demenza senile; c’è la cura; c’è l’assenza.
Fra le pagine, una che suona quasi come una litania: ricordi, piccoli lacerti che rischiano di essere perduti a causa del decadimento della mente della protagonista.
Letto, riletto durante l’atelier. E poi dopo lo spaesamento il lasciare sulla carta pezzetti di vita, situazioni ed episodi minuscoli e infinitesimali da leggere e meditare. Eccone alcuni spunti:
Ricordo di non essere sempre stata all’altezza delle situazioni.
Ricordo di averci provato, di essere caduta più volte e a fatica rialzata.
Ricordo i dolci momenti, le paure nascoste, la penna tra le dita, fogli pieni di scarabocchi, la confusione dei miei pensieri
Ricordo quando mi sono innamorata.
Ricordo le tante volte che ho marinato la scuola per stare con lui.
Ricordo quanto fossi ribelle e dannata.
Ricordo le tante umiliazioni che ho subito perchè non mi riconoscevo.
Ricordo quanto fosse difficile avere diritti.
Ricordo la meraviglia di sentirmi crescere un essere dentro di me.
Ricordo i bellissimi momenti vissuti con mia nonna, lei mi guardava con “occhi pieni di luce”, come il sole splendente. Come se non avessi mai visto una luminosità di quel livello.
Ricordo che ero in vacanza a Simeri e nella reception dell’hotel dalla tv accesa, vidi del fumo e delle macerie, la paura invase tutto il villaggio ed io pensavo a mia figlia lontana e all’America così vicina.
©Paolo Candelo
BRAVISSIMI!
A volte preferiamo dimenticare per non soffrire o dimentichiamo il presente per non dimenticare il passato, ci aggrappiamo con tutte le forze per ricordare i nostri cari che non ci sono più e spesso ciò causa la nostra demenza.
Ricordo l’odore pungente del tabacco da pipa e nuvole di fumo che mi avvolgevano, le sue risate calde, il suo abbraccio forte, la sua voce da cantante tenore, le canzoni napoletane. Le conchiglie che raccoglievamo insieme, il suo carisma, la sua semplice eleganza. Poi il nulla…
Lui non ricordava più niente, nemmeno che ero sua figlia.